La simulazione ANSYS (Nasdaq: ANSS) ha consentito a Ferrari di assicurarsi i titoli piloti, team e costruttori al FIA World Endurance Championship nella classe GTE Pro e il titolo per squadre nella classe GTE Am, terminando la stagione agonistica 2013 decisamente esaltante.
L’analisi fluidodinamica (CFD) effettuata con i software ANSYS aiuta Ferrari a studiare l’aerodinamica del veicolo per ottenere prestazioni imbattibili. In particolare, Ferrari sfrutta il software ANSYS per ridurre la resistenza complessiva, massimizzare la downforce (forza prodotta dalla resistenza dell’aria unita alla gravità che aumenta la stabilità di un veicolo a motore premendolo verso il basso) e ottimizzare i complessi sistemi di raffreddamento dei freni: tutti elementi essenziali per far sì che la macchina esprima al massimo le sue prestazioni. A tal fine, gli ingegneri Ferrari hanno ampiamente automatizzato il processo di simulazione e implementato molte iterazioni di progettazione per migliorare velocità, affidabilità e sicurezza.
“Ferrari si affida ad una simulazione veloce e precisa per la progettazione di auto da corsa vincenti quali la 458 GT”, ha dichiarato Gilles Eggenspieler, Senior Product Manager dei prodotti per l’analisi fluidodinamica di ANSYS . “L’approccio sistematico alla simulazione, favorito dai nostri software , consente agli ingegneri di valutare molteplici idee di progetto in una vasta gamma di condizioni operative, che portano ad una ottimizzazione del prodotto e delle sue prestazioni, inclusa l’affidabilità. Congratulazioni dunque a Ferrari, per questi successi. Siamo lieti di aver dato il nostro contributo per raggiungerli”.
“L’affidabilità delle vetture è stato uno dei principali fattori del nostro successo per il secondo anno consecutivo in questa categoria”, ha commentato Enrico Cardile, responsabile tecnico dell’ aerodinamica e gestione termica in Ferrari. “In vista della prossima stagione 2014, siamo certi che i risultati della simulazione ottenuti grazie ad ANSYS ci aiuteranno a rimanere all’avanguardia in fatto di competitività, sia dentro che fuori dalla pista”.