Due giorni fa è stato lanciato dalla stazione spaziale di Cape Canaveral, in Florida, il razzo Atlas V della United Launch Alliance (ULA). Alla sua costruzione ha collaborato anche Stratasys Ltd. perchè il razzo contiene alcune parti prodotte in serie con stampa 3D grazie al suo supporto e alla sua tecnologia.
E’ stato quindi possibile sostituire componenti in metallo con componenti termoplastici leggeri stampati in 3D grazie alle competenze aerospaziali della ULA e alla tecnologia di “additive manufacturing” di Stratasys. Numerosi componenti del sistema di condotte del razzo, infatti, sono stati stampati in 3D con ULTEM™ 9085 con una stampante 3D Fortus 900mc Production, nella carenatura del carico utile del razzo. Le parti in questione sono staffe, ugelli e pannelli di chiusura ed ULA si è affidata a Stratasys per la progettazione, produzione e lavorazione di questi pezzi.
Secondo la ULA, le soluzioni di additive manufacturing hanno permesso una grande flessibilità di progettazione e proprietà uniche dei materiali che hanno consentito di ottimizzare parti in grado di sopportare le condizioni estreme del lancio. Inoltre, questa scelta ha permesso di ridurre sostanziosamente i costi ed è stata molto conveniente in termini di tempi rispetto ai metodi di produzione tradizionali.