Drive & fly

tfx v03 farmland-WMC’è chi li definisce ‘ driving planes’ ( cioè aerei guidabili), altri più semplicemente ‘automobili che volano’. Gli inventori di tutto il mondo hanno cercato nell’ultimo decennio di combinare facilità e utilità di guidare con la libertà di volare, come gia’ preannunciato negli anni ’80 dal fi lm “Ritorno al Futuro” e piu’ recentemente dal “Quinto Elemento” con l’aerotaxi guidato da Bruce Willis. La “macchina volante” non e’ piu’ un sogno per i progettisti della Terrafugia, start-up americana del Massachussets. Carl Dietrich, Anna Mrác?ek Dietrich e Samuel Schweighart, fondatori di Terrafugia, hanno riunito una squadra di altissimo livello tecnico per portare a compimento questa missione. Insieme ad Alex Min e Arun Prakash, hanno iniziato lo sviluppo del progetto nel 2005, in collaborazione con il MIT Massachusetts Institute of Technology, avvalendosi anche della collaborazione di Phil Meteer, ex colonnello dell’Air Force che dopo aver volato su F-4, F-16 e A- 10 è diventato il il nuovo pioniere del drive and fl y. Il primo veicolo nato in casa Terrafugia si chiama Transition®; a due posti con ala fi ssa è stato presentato a livello internazionale come la “prima macchina volante”. E’ progettato per essere parcheggiato in un normale box auto, per essere guidato in modo sicuro sulla strada e per volare come i comuni aerei privati. L’ultimo nato e’ invece TF- X ™, un quattro posti con decollo e atterraggio verticale (VTOL Vertical Take-Off and Landing).

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Design thinking

Il motore Raptor: la rivoluzione di SpaceX nell’ingegneria dei razzi

Il motore Raptor di SpaceX che sta trasformando la propulsione spaziale, aprendo nuove possibilità per missioni interplanetarie e modificando l’accesso allo spazio. di Fiorenzo Borreani L’esplorazione spaziale ha sempre spinto l’ingegneria al limite, richiedendo innovazioni continue per superare le sfide

Software

Introduzione ai Drop Test

Le simulazioni di drop test rappresentano una tecnica avanzata nell’ingegneria strutturale per valutare la resistenza di materiali e componenti sottoposti a impatti. Queste simulazioni, basate su metodi numerici come l’analisi agli elementi finiti, consentono di prevedere il comportamento strutturale e

Design thinking

Combattere il caldo con pareti a zig zag a raffrescamento radiativo

Raffreddamento passivo: il successo delle pareti corrugate della Columbia University. di Lisa Borreani Gli edifici rappresentano circa il 40% del consumo energetico globale e contribuiscono al 36% delle emissioni di CO2. Il raffreddamento degli ambienti interni costituisce circa il 20%