19 Novembre 2015: giornata di studio organizzata dall’Associazione Italiana di Metallurgia
L’esigenza di poter realizzare strutture di dimensioni tali da richiedere l’unione di più parti è stata avvertita dall’uomo sin dalla notte dei tempi ed ha determinato lo sviluppo di sistemi di unione basati sull’utilizzo di lacci, funi, incastri, ecc. Oggigiorno, nell’attribuzione moderna, il concetto di unione amovibile, ovvero smontabile, richiama sostanzialmente l’utilizzo di elementi di collegamento filettati come viti, bulloni, perni, e prigionieri. Esaminando la storia della Progettazione Meccanica si rileva che uno dei capisaldi più importanti riguarda la possibilità di realizzare una struttura tramite un elevato numero di parti che, a loro volta, sono costituite da numerosi particolari collegati tra loro; i componenti sono assiemati per realizzare il prodotto finale con tecniche ed elementi di giunzione unificati per ottenere celerità di progettazione, intercambiabilità dei pezzi ed economie di produzione. Considerando i vari prodotti industriali, dall\’automotive, alla nautica, dai treni alle turbine e alle molteplici realizzazioni industriali (includendo persino il bricolage meccanico), rileviamo che in tutti i settori l’assemblaggio meccanico è essenziale ed è realizzato prevalentemente con elementi filettati, ovvero viti, dadi, bulloni, prigionieri, ecc. Nel settore dei “Fasteners”, considerando la realtà europea, l’Italia è diventata uno dei principali paesi per la produzione di elementi di fissaggio, ed è classificata come leader a livello mondiale grazie alla superiore qualità del prodotto “made in Italy”. Ciò premesso, il Centro di Studio Lavorazioni Plastiche dei Metalli della AIM, attento all’evoluzione tecnologica degli elementi di collegamento filettati prodotti in Italia, ha organizzato una Giornata di Studio rivolta al mondo universitario, ai tecnici, ai progettisti, ai distributori di viterie, agli installatori della industria meccanica, elettrica, idraulica, impiantistica, e a tutti coloro che frequentemente affrontano problematiche relative all’utilizzo di elementi di collegamento filettati. La finalità della manifestazione è quella di approfondire la conoscenza relativa all’evoluzione tecnologica della filiera di fabbricazione, che inizia dalla materia prima utilizzata in acciaieria e prosegue con la laminazione a caldo dei tondi e/o vergella, la trafilatura a freddo degli stessi, per terminare con la realizzazione del prodotto finito tramite operazioni di stampaggio, filettatura, trattamento termico, controllo dimensionale. Nella Giornata di studio saranno affrontati i vari aspetti relativi all’intero processo produttivo, come: lubrificazione durante la lavorazione, verifiche delle caratteristiche meccaniche finali, controlli in linea, test di Simulazione del prodotto, qualità e relative Norme Nazionali ed Internazionali che regolano la fabbricazione dei “fasteners”. La Giornata di studio si completerà con la visita ai Reparti produttivi della società Caleotto, che consentirà ai partecipanti all\’evento di vedere varie fasi del processo di laminazione a caldo della vergella in acciaio atta alla fabbricazione degli elementi di collegamento filettati.
Coordinatori: Guido Capoferri, Estore Donini, Marcello Gabrielli, Enrico Mariani
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