CRP porta la stampa 3D nello spazio con AlbaPod v2

AlbaPod v2

Successo per l’integrazione di 9 picosatelliti nel sistema di rilascio AlbaPod v2 con struttura in stampa 3D e materiale composito. Fulcro della missione chiamata “Quel periodo dell’anno”, AlbaPod v2 di Alba Orbital è l’unico sistema al mondo di rilascio per PocketQube collaudato nello spazio.

La sua struttura è stata interamente costruita in stampa 3D da CRP Technology nel materiale composito caricato fibre di carbonio Windform XT 2.0. Il razzo vettore della missione sarà Falcon 9 di SpaceX, il lancio è previsto a dicembre 2020. Si tratterà del più grande lancio di satelliti PocketQube nella storia fino ad oggi. C’è molta tecnologia italiana nella prossima missione spaziale che prevede il lancio in orbita di nove picosatelliti (o PocketQube). La struttura del sistema di rilascio è stata costruita dall’azienda italiana CRP Technology per conto della compagnia scozzese Alba Orbital. E’ stata proprio la PMI high-tech di Glasgow ad annunciare pochi giorni fa il successo dell’integrazione dei picosatelliti in vista dell’imminente missione Alba Cluster 3, denominata “Quel periodo dell’anno”, che rappresenterà – con ben nove satelliti coinvolti – il più grande lancio di PocketQube nella storia fino ad oggi.

Nove picosatelliti

I nove picosatelliti sono stati integrati in AlbaPod v2, l’unico sistema al mondo di rilascio di PocketQube collaudato nello spazio. È stato interamente stampato in 3D da CRP Technology, che ha utilizzato la tecnologia della sinterizzazione laser selettiva e il materiale composito ad alte prestazioni Windform XT 2.0 (rinforzato con fibra di carbonio, il Windform XT 2.0 appartiene alla famiglia dei materiali compositi Windform TOP-LINE creata dalla stessa CRP Technology). “Siamo molto lieti che la missione Alba Cluster 3 entrerà nella storia dei satelliti PocketQube, e che la stampa 3D professionale insieme al materiale composito Windform XT 2.0 ne sia parte – commenta l’Ingegner Franco Cevolini, Vice Presidente e Direttore Tecnico di CRP Technology, che aggiunge – con i nostri materiali Windform abbiamo rivoluzionato il settore degli smallsat, e ora stiamo facendo lo stesso con il mondo dei PocketQube. Come ha recentemente affermato Tom Walkinshaw, fondatore e CEO di Alba Orbital, “questo lancio rappresenta una pietra miliare per la comunità PocketQube”, e noi di CRP Technology ne siamo molto orgogliosi”. Il gruppo di 9 PocketQube include il primo picosatellite della Turchia, Grizu-263a, progettato da un team di studenti di ingegneria dell’Università Zonguldak Bülent Ecevit e chiamato così in onore del disastro della miniera di carbone di Kozlu risalente al 1992. Al team Grizu si sono unite altre prestigiose università come Ariel University e TU Delft. La missione Alba Cluster 3 è prevista a dicembre 2020 con il razzo vettore Falcon 9 di SpaceX su orbita eliosincrona.