Come saranno i freni delle automobili del futuro? In cemento

“pastiglie” a base cementizia con basso impatto ecologico
Le “pastiglie” a base cementizia a basso impatto ecologico

Il progetto Cobra, finanziato dal programma Life della comunità europea, comprende quattro eccellenze italiane, le quali, unendo le loro competenze nel campo dell’industria e della ricerca, hanno immaginato e studiato come potrebbero essere i freni del futuro. La risposta? In cemento. Sì, è proprio il cemento, o meglio pastiglie a base cementizia a basso impatto ecologico, il materiale innovativo in questione.
Brembo, Italcementi, l’Istituto Negri e CiaoTech sono le aziende impegnate nella ricerca e il contesto è quello del Kilometro Rosso, il parco scientifico tecnologico il cui compito è incentivare ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica tramite la multidisciplinarità. «La possibilità di studiare materiali cementizi innovativi all’interno dei sistemi frenanti del futuro è un’opportunità nuova e stimolante per i ricercatori di i.lab, il centro di ricerca e innovazione di Italcementi – afferma Enrico Borgarello, direttore Ricerca e Innovazione del gruppo Italcementi -. É un’attività che si inserisce nell’ambito delle ricerche che la società sta conducendo da diversi anni sulle nuove performance del cemento. Ne sono la riprova i riconoscimenti che Italcementi ha ricevuto a livello internazionale per i propri prodotti, come la nomination all’European Patent Award, l’ Oscar dell’Innovazione, e l’importante finanziamento dall’Unione europea per la ricerca sul grafene, un materiale la cui scoperta è stata premiata con un Nobel».

Nei prossimi quattro anni il progetto vedrà coinvolti 41 ricercatori di ambiti ed esperienze differenti ed è proprio questo il prestigio dell’esperimento: unire l’innovazione dei settori apparentemente più disparati per riuscire a immaginare il futuro e farci conoscore di cosa sarà fatto. A questo proposito ecco le parole di Andrea Remuzzi, direttore del Dipartimento di bioingegneria dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri: «Il progetto  è proprio frutto della collaborazione di ricerca del parco scientifico e quindi la dimostrazione che anche gruppi di ricerca che hanno finalità differenti possono trovano delle sinergie. La collaborazione è anche una dimostrazione di come la ricerca oggi debba essere interdisciplinare per ottenere risultati più significativi in termini di innovazione industriale».«Il progetto Cobra – afferma invece  Alessandro Ciotti, responsabile ricerca avanzata e sviluppo di Brembo – nasce dall’attenzione che Brembo rivolge da sempre all’impatto ambientale dei propri prodotti e delle proprie produzioni. L’azienda, che già promuove in ambito europeo la necessità di monitorare e studiare la quantità e la qualità delle emissioni di polveri rilasciate durante la fase di frenata, si prefigge un ulteriore obiettivo con questo progetto: rendere eco-compatibile a livello industriale il processo di produzione di pastiglie freno di nuova generazione. Sostituendo la resina fenolica, componente organico ad oggi maggiormente utilizzato nella produzione di pastiglie, con un materiale innovativo a base cementizia, si potranno ottenere diversi vantaggi in termini di minori risorse impiegate nelle fasi di lavorazione, con significativi risparmi di energia e di acqua utilizzata».

fonte: http://www.subfornituranews.it/

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