CaSSIS (Colour and Stereo Surface Imaging System) è una camera ad alta risoluzione ideata per lo studio della superficie del pianeta Marte. Lo strumento, che sarà integrato sulla sonda ESA Exo-Mars Trace Gas Orbiter (TGO), è stato progettato e realizzato sotto la direzione dell’Università di Berna (Svizzera). Lunedì 9 novembre lo strumento ha lasciato Berna per dirigersi a Cannes, in Francia, negli stabilimenti di Thales-Alenia Space dove verrà integrato sulla sonda.
TGO verrà lanciato il 12 Marzo 2016 dalla base russa di Baikonur in Kazakistan e raggiungerà Marte nell’ottobre 2016.
La camera CaSSIS è stata progettata in maniera da essere complementare ad altre camere ancora in orbita attorno a Marte, e fornirà immagini stereo a colori e ad alta risoluzione di regioni accuratamente selezionate. Inoltre coadiuverà gli altri strumenti a bordo di TGO nella ricerca di gas importanti da un punto di vista biologico, come ad es. il metano.
La camera è stata realizzata in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e lo Space Center di Varsavia, in Polonia. L’ASI ha fornito il sensore e l’elettronica di prossimità, gli stessi utilizzati per lo strumento italiano SIMBIOSYS per la missione BepiColombo. Il progetto ha visto coinvolta la ditta italiana Selex ES di Firenze ed il responsabile italiano del progetto è il dr. Gabriele Cremonese dell’Osservatorio Astronomico di Padova (INAF).
Il Principal Investigator dello strumento, Nicolas Thomas dell’Università di Berna, è molto orgoglioso di essere riuscito a realizzare con il suo gruppo uno strumento così complicato in tempi strettissimi: tutta la camera è stata realizzata in soli 2 anni. Le caratteristiche ottiche di CaSSIS sono tali che sarebbe in grado da Berna di osservare un’auto posta a Zurigo e di determinarne colore e dimensione.
Il CNR-IFN di Padova ha supportato il gruppo di ricerca svizzero per quanto riguarda l’integrazione e l’allineamento del sensore nella camera e per l’allestimento del set-up di calibrazione. “Il gruppo di Berna è riuscito ad allestire in pochissimo tempo il laboratorio dove abbiamo poi effettuato l’allineamento del sensore e la calibrazione del telescopio” ci dice la ricercatrice Vania Da Deppo, che ha partecipato direttamente alle attività di integrazione nei laboratori di Berna grazie al supporto del programma STM del CNR. “Uno degli obiettivi principali di CaSSIS, una volta in orbita attorno a Marte, sarà quello di monitorare i cambiamenti della superficie del pianeta”.
Il contributo italiano al progetto è importante anche dal punto di vista scientifico, infatti il team italiano sarà responsabile della generazione del Digital Terrain Model, cioè della realizzazione delle immagini tridimensionali della superficie marziana.
Tutto il team scientifico attende con ansia il momento in cui CaSSIS manderà a terra le prime immagini del suolo marziano. Grazie all’effetto frenante dell’atmosfera del pianeta, TGO entrerà nella sua orbita definitiva attorno a Marte a metà del 2017.