Miur e Ucimu promuovono la conoscenza delle manifatturiere italiane

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e Ucimu, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, hanno sottoscritto il protocollo d’intesa “Favorire nei percorsi scolastici la conoscenza delle eccellenze manifatturiere italiane”, strettamente correlato alla riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione.

La legge 107/2015Buona scuola” prevede infatti che gli studenti degli istituti tecnici e professionali realizzino, nell’arco del triennio, 400 ore di alternanza scuola-lavoro. Per i ragazzi dei licei le ore dovranno essere 200.

Con questo accordo, il Ministero dell’Istruzione e Ucimu intendono dar vita ad azioni volte a rafforzare l’acquisizione – da parte degli studenti – di competenze tecnico-professionali, di capacità relazionali e imprenditoriali, attraverso iniziative co-progettate tra scuola e impresa.

Ucimu affiancherà le realtà associate offrendo loro supporto concreto nell’organizzazione dei percorsi in alternanza con le scuole e progettando moduli formativi che, rispondendo alle esigenze specifiche, risultino utili a presentare agli studenti le logiche che regolano le attività di impresa.

Tra gli obiettivi del patto vi è quello di rafforzare il raccordo tra scuola e mondo dell’impresa e di proporre agli studenti opportunità formative di alto e qualificato profilo per l’acquisizione di competenze spendibili sul mercato del lavoro.

Ucimu, associazione con oltre duecento imprese associate cui va ascritto più del 70% del made in Italy di settore, vuole operare in questa direzione: gli studenti avranno modo di conoscere più da vicino una delle eccellenze manifatturiere italiane e di valutare le molteplici e interessanti opportunità lavorative che questo settore è in grado di mettere a disposizione.

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