Una nuova tecnologia può migliorare l’efficienza delle ali degli aerei, con un risparmio di milioni in termini di carburante. La stanno testando i ricercatori della Nasa, con l’Air Force Research Laboratory e l’azienda FlexSys Inc su un Gulfstream III, un piccolo aereo equipaggiato con i flap di nuova generazione. L’idea si basa sulla sostituzione degli attuali flap con altri in grado di migliorare anche la silenziosità degli aerei in fase di decollo e atterraggio. I modelli oggi in uso si basano su superfici separate rispetto all’ala, specialmente in fase di atterraggio quando la loro inclinazione può superare i 30 gradi. È un sistema in parte inefficiente, che crea turbolenze ed effetti aerodinamici indesiderati con un rendimento peggiore. Le superfici sperimentate dalla Nasa correggono questi difetti perché costituiscono un corpo unico con il resto dell’aereo: modificano la propria forma e la propria angolazione ma non se ne separano, così si ottimizza il flusso dell’aria che scorre sulle ali. L’innovativa ala, battezzata Acte (adaptive compliant trailing edge), raggiunge inclinazioni variabili tra -2 e +30 gradi ed è pronta per essere introdotta nell’industria aeronautica. Secondo le stime se l’intera flotta degli aerei che volano negli Stati Uniti fosse equipaggiata con i nuovi flap, si potrebbero risparmiare circa 800 milioni di litri di carburante all’anno.
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Ali flessibili per gli aerei del futuro
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