Le startup innovative possono costituirsi online senza notaio

Le startup innovative in forma di srl, da luglio 2016  possono effettuare la costituzione telematica, evitando di nominare un notaio. Lo prevede il decreto direttoriale del DL 3/2015. Per la registrazione dell’atto, bisogna collegarsi alla piattaforma del Registro Imprese compilando il modello standard e apponendo firma digitale.

La piattaforma trasmette il tutto all’Agenzia delle Entrate mediante PEC e integra automaticamente gli estremi di registrazione nel file pratica. Atto costitutivo e statuto dell’azienda vengono quindi trasmessi all’ufficio del Registro Imprese competente, che avvia la verifica dei requisiti.

In caso di esito positivo, l’ufficio iscrive la startup nel Registro. Se rileva irregolarità, sospende il procedimento di iscrizione e invia un messaggio PEC concedendo all’impresa 15 giorni per correggere la pratica. Il mancato rispetto dei tempi comporta la fine del processo di iscrizione. Il decreto prevede anche obblighi di verifica dei requisti da parte della Camera di Commercio.

Design thinking

Il motore Raptor: la rivoluzione di SpaceX nell’ingegneria dei razzi

Il motore Raptor di SpaceX che sta trasformando la propulsione spaziale, aprendo nuove possibilità per missioni interplanetarie e modificando l’accesso allo spazio. di Fiorenzo Borreani L’esplorazione spaziale ha sempre spinto l’ingegneria al limite, richiedendo innovazioni continue per superare le sfide

Software

Introduzione ai Drop Test

Le simulazioni di drop test rappresentano una tecnica avanzata nell’ingegneria strutturale per valutare la resistenza di materiali e componenti sottoposti a impatti. Queste simulazioni, basate su metodi numerici come l’analisi agli elementi finiti, consentono di prevedere il comportamento strutturale e

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Combattere il caldo con pareti a zig zag a raffrescamento radiativo

Raffreddamento passivo: il successo delle pareti corrugate della Columbia University. di Lisa Borreani Gli edifici rappresentano circa il 40% del consumo energetico globale e contribuiscono al 36% delle emissioni di CO2. Il raffreddamento degli ambienti interni costituisce circa il 20%