A Minneapolis, Stratasys abbatte il tabù delle grandi dimensioni

Rivoluzionare il mondo rivoluzionando il modo in cui sono costruite le cose. Questa l’ambiziosa e visionaria premessa con cui Stratasys ha presentato ieri a Minneapolis le sue due più recenti innovazioni tecnologiche basate sulla tecnologia FDM: Infinite Build 3D Demonstrator e Robotic Composite 3D Demonstrator.

La prima abbatte uno dei grandi “tabù” della stampa 3D, ovvero le grandi dimensioni. Come suggerisce il nome, si tratta infatti di una tecnologia che stampa in orizzontale e permette di realizzare parti in termoplastica di dimensioni grandi, con un peso ridotto e proprietà meccaniche ripetibili. Nasce infatti per rispondere alle esigenze del settore aerospaziale e automotive.

La seconda innovazione ha visto la stretta collaborazione tra Stratasys e Siemens, partita dalla visione condivisa su quanto la stampa 3D rappresenti una tecnologia chiave nella fabbrica del futuro. Il Robotic Composite 3D Demonstrator, supportato dal sistema Sinumerik CNC di Siemens, stampa utilizzando un sistema di movimento a otto assi che consente un preciso posizionamento del materiale e una precisa distribuzione delle forze. Caratteristiche che lo rendono un sistema adatto a rispondere alle richieste del mondo dell’aerospaziale, dell’automotive, dell’oil&gas e del medicale.

Un approfondimento sulle due tecnologie, sull’approccio di Stratasys alla produzione manifatturiera e sulle partnership d’eccellenza che hanno permesso queste innovazioni sarà pubblicato sul numero di ottobre di 3D Printing Pro.

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