Stampa 3D e aviazione: Roboze e Airbus esplorano le applicazioni del futuro

Roboze, azienda specializzata nella produzione di stampanti 3D che impiegano polimeri ingegnerizzati ad elevate performance, ha venduto le sue macchine di ultima generazione alla CTC, appartenente alla società Airbus. La CTC si sta sempre più interessando a test e valutazioni in materia di materiali e tecnologie di stampa industriali all’avanguardia e ha deciso di esaminare future applicazioni nel campo dell’aviazione. CTC e Roboze lavoreranno insieme per determinare la possibilità di Roboze di incontrare le esigenze del settore aereo e i rispettivi materiali richiesti. Inoltre, CTC provvederà a rendere noti bisogni e limitazioni in relazione alla stampa 3D di tecnopolimeri avanzati, inclusi PEEK, PEI, al fine di agevolare Roboze nello sviluppo di prodotti futuri che possano incontrare le esigenze del gruppo Airbus.

Componenti in polimeri rinforzati in fibra di carbonio

CTC opera nella ricerca e sviluppo in materia di design e produzione di componenti complessi a base CFRP (polimeri rinforzati in fibra di carbonio). L’azienda è conosciuta in tutto il mondo, specialmente in relazione al suo incremento produttivo e al suo supporto alla produzione seriale. Nel settore dell’innovazione, CTC sta lavorando sulla futura generazione di tecnologie di stampa 3D nella produzione di compositi. Aver scelto la tecnologia targata Roboze non è che un primo passo verso la stampa di materiali termoplastici ad alte performance. “Nella CTC abbiamo sempre lavorato sul consolidamento della produzione attuale di componenti aeree in compositi cercando soprattutto di anticiparne di nuovi. La stampa 3D di materiali plastici ad elevato grado ingegneristico non può che rappresentare un inizio”, sostiene Johannes Born, Project Manager a capo dell’area dell’Additive Layer Manufacturing alla CTC. Insieme a Sascha Backhaus, Project Manager nel Dipartimento dei Sistemi Industriali della CTC ed esperto di meccatronica e digitalizzazione, Born sottolinea l’importanza di questi progetti guidati da fornitori di sistemi e tecnologie. “Stavamo cercando la soluzione ideale per sostenere le nostre esigenze in fatto di precisione, tecnologia e materiali che possano offrire performance e temperature elevate. Acquistando la nuova Roboze One+400, CTC valuta le capacità della macchina per accelerare la progettazione e la produzione di piccole serie, usando materiali avanzati quali PEEK e PEI, permettendo così di testare in modo funzionale parti finite che potrebbero essere prodotte nei prossimi anni”.

Tredici materiali lavorabili

Introducendo la stampante Roboze One+400, la prima stampante 3D con Beltless System, capace di stampare fino a 13 materiali inclusi PEEK, PEI e Carbon PA per applicazioni avanzate in ambienti estremi, Roboze rivoluziona l’industria e il concetto di additive manufacturing, permettendo ai propri clienti di testare in condizioni reali i pezzi e assemblaggi prima della produzione di massa, o di stampare piccole serie usando materiali ad elevate performance. “Siamo lieti di collaborare con il gruppo Airbus e in particolare con la CTC e i ingegneri altamente specializzati quali Born e Backhaus. Ci siamo più volte confrontati per determinare le esigenze attuali del gruppo, che rappresentano la missione attuale e futura della produzione Roboze. Abbiamo anche avuto loccasione di scambiare idee e opinioni in merito ad applicazioni future da poter sviluppare insieme”, afferma Alessio Lorusso, CEO di Roboze.

 

Senza categoria

Il motore Raptor: la rivoluzione di SpaceX nell’ingegneria dei razzi

Il motore Raptor di SpaceX che sta trasformando la propulsione spaziale, aprendo nuove possibilità per missioni interplanetarie e modificando l’accesso allo spazio. di Fiorenzo Borreani L’esplorazione spaziale ha sempre spinto l’ingegneria al limite, richiedendo innovazioni continue per superare le sfide

Software

Introduzione ai Drop Test

Le simulazioni di drop test rappresentano una tecnica avanzata nell’ingegneria strutturale per valutare la resistenza di materiali e componenti sottoposti a impatti. Queste simulazioni, basate su metodi numerici come l’analisi agli elementi finiti, consentono di prevedere il comportamento strutturale e

Design thinking

Combattere il caldo con pareti a zig zag a raffrescamento radiativo

Raffreddamento passivo: il successo delle pareti corrugate della Columbia University. di Lisa Borreani Gli edifici rappresentano circa il 40% del consumo energetico globale e contribuiscono al 36% delle emissioni di CO2. Il raffreddamento degli ambienti interni costituisce circa il 20%