L’ascesa degli strumenti senzienti e le implicazioni per i lavoratori

Secondo Frost & Sullivan, l’ascesa degli strumenti senzienti comporta profonde implicazioni per la forza lavoro globale, ma potranno essere soltanto complementari poiché non sono abbastanza complessi per simulare la coscienza umana.

Gli enormi progressi tecnologici nell’ambito di intelligenza artificiale, Internet delle cose (IoT), città intelligenti, cloud intelligenti, robotica e mobilità intelligente hanno posto le basi per l’esplosione degli strumenti senzienti sul mercato globale. Questi strumenti sono coscienti e in grado di imparare dall’ambiente circostante e dagli utenti, e segnano il passo successivo nell’evoluzione dei sistemi computazionali.

Come macchine sociali in grado di comunicare e interagire con il proprio ambiente, invece che limitarsi ad eseguire compiti meccanici, gli strumenti senzienti possono portare a un cambiamento epocale nei settori ad alta intensità di manodopera. I settori che saranno maggiormente influenzati da questa tecnologia rivoluzionaria comprendono: viaggi/mobilità, trasporti, difesa, produzione, medicina, edilizia, agricoltura, servizio clienti, finanza, informazione e comunicazione, città intelligenti.

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“È probabile che gli stakeholder che desiderano integrare le tecnologie di automazione nella propria catena di valore investiranno negli strumenti senzienti, poiché migliorano l’efficienza e la produttività, mantenendo allo stesso tempo semplici le operazioni”, afferma Yash Mukherjee, analista di Frost & Sullivan. “Per ottenere una perfetta integrazione, le aziende devono aggiornare le competenze della propria forza lavoro esistente.”

Lo studio The Coming Age of Sentient Tools fa parte del programma Visionary Innovation (Mega Trends)Growth Partnership Subscription di Frost & Sullivan. Questo approfondimento rivela che mentre gli strumenti senzienti sono stati modellati dai progressi nelle tecnologie computazionali, di rilevamento e delle comunicazioni negli ultimi 50 anni, gli incredibili progressi compiuti in ambito economico, culturale e tecnologico non sono abbastanza complessi da accrescere la “consapevolezza” degli strumenti senzienti fino al livello della coscienza umana. Pertanto, non sono in grado di imitare o sostituire l’interazione umana e saranno progettati per integrare il lavoro umano, affrontando calcoli complessi o attività fisiche.

Poiché gli strumenti senzienti sono un settore in rapida evoluzione, le aziende non hanno ancora pienamente esplorato gli ecosistemi e le possibili partnership. Le economie che non sono ancora pronte per l’era degli strumenti senzienti rischiano un aumento dei tassi di disoccupazione a breve termine e un divario economico più ampio a lungo termine. Gli operai non specializzati e i dipendenti aziendali con mansioni di supporto che coinvolgono attività ripetitive e di routine sono maggiormente a rischio di essere sostituiti dall’automazione resa possibile dagli strumenti senzienti.

“Tradizionalmente, le nuove ondate tecnologiche hanno creato nuove professioni tecnologiche, ma è probabile che l’era degli strumenti senzienti incoraggi anche lo sviluppo di competenze non collegate alla tecnologia”, osserva Mukjerjee. “Questi strumenti consentiranno un’elevata automazione delle professioni che richiedono un livello medio di competenze e genereranno numerose professioni che richiedono un alto livello di competenze, favorendo così un’economia basata sulla conoscenza per il futuro”.