Cervelli in controtendenza

A sinistra, Antonio Caraviello insieme al suo team.
A sinistra, Antonio Caraviello insieme al suo team.
A sinistra, Antonio Caraviello insieme al suo team.

 A cura di Michela Maggi, avvocato – PhD in Intellectual Property Law         

In un tempo in cui uno dei nostri migliori prodotti di esportazione potrebbe essere la serie televisiva “Gomorra” che descrive con perspicace realismo uno dei luoghi della Campania da cui molti probabilmente vorrebbero scappare, ecco che arriva chi è diverso, chi è bravo, chi addirittura torna indietro: dalla Germania alla Campania. Si tratta di un gruppo di giovani progettisti italiani che sono stati reclutati in Italia dalla Germania, via skype, e che una volta sperimentata la situazione in Germania e pur in presenza di un “posto fisso” sono tornati in Italia per creare qualcosa di locale, con la sperimentata convinzione che i nostri cervelli sono i più creativi. Si tratta di Antonio Caraviello, giovane cittadino napoletano di 28 anni, che con altri giovani ingegneri (Pierluigi Cirillo, 28 anni, Raffaele Sansone 28 anni e Rocco Di Palma 29 Anni) ha fondato la Sophia High Tech, start-up avente sede legale a Poggiomarino, in provincia di Napoli. Abbiamo quindi deciso di farci raccontare la sua storia direttamente da lui.

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